Prosegue in Corte d’Assise a Campobasso il processo a Ennio Amorfino, custode accusato di aver ucciso a bastonate il bracciante bulgaro Rayko Todorov nel febbraio 2024. Ascoltati in aula i primi testimoni. Per la Procura, la vittima fu testimone di un furto, provocando la reazione dell’imputato. La difesa contesta l’aggravante dei futili motivi, sostenendo che Amorfino avrebbe agito per tutelare il bene che era incaricato di sorvegliare. Il processo potrebbe concludersi entro l’estate.
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