Emergono nuovi dettagli sulla morte in carcere di un detenuto. Infatti, sul corpo del 53enne è stata effettuata nei giorni scorsi l’autopsia.
“Smentisco le dichiarazioni rese alla stampa dal sindacalista Aldo Di Giacomo” (segretario generale del Sindacato di polizia penitenziaria ndr), relative al recente episodio di suicidio di un detenuto nel carcere di Campobasso”.
L’ha detto ai microfoni di Ansa Molise, Pasquale Del Greco, dirigente sanitario della Casa circondariale di Campobasso.
“Nel caso specifico – sottolinea Del Greco – l’Area sanitaria è intervenuta prontamente con supporto psicologico, visite psichiatriche, controllo della sua condizione fisica, monitoraggio costante e attivazione di misure di sorveglianza compatibili con la problematica emersa, come specificato negli atti ufficiali. Nella notte tra il 10 e l’11 giugno – continua Del Greco – il detenuto manifesta un grave stato di agitazione psicomotoria e pertanto il sanitario di turno predispone il ricovero nel Pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Campobasso dove vengono adottate le cure del caso, tra cui anche la visita psichiatrica, e il detenuto viene dimesso. Il giorno 11 – prosegue – con la ricomparsa dello stato di agitazione psicomotoria e di ferite da taglio sul braccio sinistro per autolesionismo, vista la rilevanza clinica e la necessità della tutela della salute del detenuto, viene applicata la sorveglianza a vista”.