La salma della giudice molisana Francesca Ercolini resterà ancora per alcuni mesi in una cella frigorifera del Policlinico Umberto I di Roma. Il pool di esperti incaricati dalla Procura dell’Aquila ha chiesto ulteriori 90 giorni per completare esami microscopici e di laboratorio sul corpo, già sottoposto ad autopsia e TAC.
La giudice fu trovata morta nella sua casa di Pesaro tre anni fa, durante le feste natalizie. Il caso, inizialmente archiviato come suicidio, è stato riaperto e ha portato alla riesumazione del corpo. Ora si indaga per verificare l’eventuale presenza di lesioni e la loro origine.
Sono sei gli indagati, tra cui il marito della giudice e il medico legale della prima autopsia, con accuse che vanno dal depistaggio alla falsità ideologica. La salma tornerà nel cimitero di Riccia solo dopo l’estate. La prossima udienza è prevista per fine settembre.