Tutti i particolari della cattura della presunta lupa di Agnone li ha raccontati lo stesso sindaco, Daniele Saia, nella foto (di Eco dell’Altomolise) insieme ai Carabinieri:
“Dopo l’episodio della ragazza ho richiesto l’intervento del personale esperto di fauna selvatica, i Carabinieri della Forestale. Proprio questi ultimi, l’altra notte, coordinati dal maresciallo comandante Mancini, sono entrati in azione con grande impegno. Con i Carabinieri, anche io e gli assessori Raffaele Mascio tra e Amalia Gennarelli, insieme ad alcuni giovani del posto, abbiamo perlustrato tutto il paese alla ricerca dell’animale. Dopo essere stata individuata nelle vicinanze della chiesa di Sant’Antonio, la lupa è stata messa in sicurezza da una pattuglia che, giunta all’intersezione tra via Castelfidardo e Piazza Cremonese, ha incrociato l’esemplare che vagava forse in cerca di cibo. I militari, senza esitare, sono scesi dall’automezzo di servizio e, porgendogli del cibo, sono riusciti ad immobilizzarlo senza che nessuno si facesse male. L’animale è stato preso in consegna presso una struttura del Parco nazionale e, se le condizioni lo consentiranno, sarà liberato in quella zona”. Il primo cittadino assicura che l’operazione si è svolta in modo rapido, dopo l’episodio delle scorse ore, che ha coinvolto una giovane concittadina a cui va tutta la sua vicinanza. A tal proposito, Saia ringrazia le Forze dell’Ordine per il grande lavoro svolto. Nessuna notizia infine sui due piccoli, i figli della lupa, che seguivano sempre la loro mamma, questo sarà un altro affascinante capitolo della storia di una natura che, poco a poco, si sta riappropriando di un territorio che viceversa si sta spopolando.
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