CAMPOBASSO, DUE UOMINI ALLONTANATI DA CASA PER MALTRATTAMENTI E STALKING

Le misure cautelari sono state emesse dalla Procura di Campobasso

Campobasso. Due misure cautelari sono state eseguite nella giornata di ieri a Campobasso, a tutela di vittime di violenze e atti persecutori, nell’ambito delle attività di contrasto ai reati di maltrattamenti e stalking coordinati dalla Procura della Repubblica.

Il primo provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Campobasso nei confronti di un 39enne residente in città, gravemente indiziato per il reato di atti persecutori ai danni dell’ex compagna convivente, 36enne anch’ella di Campobasso. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Campobasso, su richiesta della Procura, ha disposto il divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da lei frequentati, con l’obbligo di mantenere una distanza di 500 metri e l’applicazione del braccialetto elettronico. In caso di violazioni, potrà scattare anche il divieto di dimora in provincia di Campobasso.

Le indagini hanno documentato condotte violente e minacciose, che hanno generato nella vittima stati di ansia e paura, costringendola più volte a ricorrere alle cure del pronto soccorso e a modificare le proprie abitudini di vita. La ricostruzione dell’intera vicenda è stata possibile anche grazie alle testimonianze e agli elementi probatori forniti dalla donna.

Sempre mercoledì pomeriggio, personale della Polizia di Stato ha eseguito un’ulteriore misura cautelare nei confronti di un 30enne di Campobasso, accusato di violenze fisiche e verbali nei confronti della compagna 40enne e della loro bambina di pochi mesi. Il GIP del Tribunale di Campobasso, su richiesta della Procura, ha disposto l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alle persone offese, con applicazione del braccialetto elettronico di controllo.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura, hanno evidenziato che l’uomo avrebbe sottoposto la compagna a continue violenze, anche in presenza della figlia, in un clima di paura e vergogna che aveva impedito alla vittima di denunciare. L’ultimo episodio, avvenuto lo scorso 30 giugno, aveva visto la donna richiedere l’intervento della Polizia dopo l’ennesima aggressione, cercando poi di revocare la richiesta, ma gli operatori, riscontrando la gravità dei fatti, erano comunque intervenuti.

La Procura della Repubblica di Campobasso sottolinea che i reati legati alle violenze domestiche e agli atti persecutori sono purtroppo sempre più frequenti e ribadisce l’impegno a contrastare tempestivamente tali condotte per prevenire episodi ancora più gravi. Dall’inizio dell’anno, le Forze dell’Ordine del distretto hanno già gestito oltre 40 casi di “Codice Rosso”, con l’applicazione di numerose misure cautelari a protezione delle vittime.

Entrambi i procedimenti si trovano attualmente nella fase delle indagini preliminari. Gli indagati potranno esercitare, nel rispetto del diritto di difesa, tutti i rimedi previsti dal codice di rito.

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