Segnali incoraggianti dal Neuromed, dove Antonia Ocone, l’unica superstite della strage familiare di Paupisi, è ricoverata dal 30 settembre. Secondo i medici, la sedicenne ha iniziato a mostrare lievi miglioramenti. Dopo giorni in coma farmacologico, sospeso il 7 ottobre, la ragazza ha ripreso a respirare autonomamente, senza l’ausilio della ventilazione meccanica. Ha anche riaperto gli occhi, sebbene non sia ancora pienamente cosciente e non riesca a parlare. La prognosi resta riservata. Nel frattempo il padre, Salvatore Ocone, autore della strage, è stato trasferito nel carcere di Benevento.
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